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La Storia

La Storia

Il rabdomante dei terreni buoni

Gaetano Sandro, un rabdomante dei terreni buoni con tre figli e nove nipoti, è un uomo di grande esperienza nel settore vitivinicolo e di feconde visioni imprenditoriali.

Abituato ad andare controcorrente fin da giovane, è il primo in cinquecento anni, a tanto risalgono le origini della famiglia di fabbri Sandro, a non dedicarsi all’arte fabbrile ma a frequentare la Scuola Enologica di Conegliano.

È anche il primo ad aprire negli anni Sessanta un negozio di vini di qualità per la folla di turisti tedeschi che ogni anno si riversa sulle spiagge del Cavallino a Jesolo. Parte ogni giorno alle sei di mattina e ritorna la sera con la moglie e i figli Roberto e Francesco, che frequentano le elementari. È un successo. Nel negozio vini rossi e bianchi di qualità sono proposti su un originale banco da lavoro appartenuto a un fabbro veneziano che lavorava il rame per i mastri vetrai di Murano. Oggi i punti vendita Le Rughe sono venticinque.

Famiglia Le Rughe
Campi uva Le Rughe

Salire più in alto

Poi, un giorno di qualche anno fa, un’altra intuizione esclusiva: salire in montagna, come una volta, all’ombra delle Dolomiti per produrre vino. Ai primi del Novecento la Valbelluna era tutta vitata, ma pochi oggi se lo ricordano.

Da un giorno all’altro Gaetano decide di comprare decine di ettari in via Cor, a due passi da Belluno con vista sul Col Visentin e altre vette alpine.

Il posto è di una bellezza incomparabile, un’altura con i resti di un castello del 1400, le Alpi, un cielo blu con fiocchi di panna bianca, una macina per fare il pane del 1500, una coeva sede vescovile magnificamente affrescata, uno storico roccolo, una sorta di torrione usato in passato dai cacciatori. Del roccolo subito conserva il magnifico camino, che trasforma attraverso piccoli fori in una sorta di residenza per tordi, merli e cinciallegre. Dove una volta trovavano la morte ingabbiati nelle reti dei cacciatori, oggi possono proteggere la vita dei loro piccoli.

I Vigneti

I Vigneti

La tenuta di Cor

Una viticoltura naturale

Intorno alla vecchia collina del castello, al centro della tenuta, una geografia di settanta ettari di vigneti parte in conversione biologica e parte dedicati alle varietà resistenti come Solaris, Aromera e Johannitter, che rappresentano la nuova frontiera della viticoltura contemporanea, poichè sono naturalmente resistenti ai parassiti e non necessitano di trattamenti fitosanitari.

Oltre ai classici Glera , Moscato, Pinot nero, Chardonnay, Pinot bianco, in conversione biologica, la tenuta di Cor ospita le varietà resistenti Solaris, solo bacca bianca con la sua aromaticità esplosiva, l’Aromera, moscateggiante, il Johannitter, magico incrocio di uve Riesling.

Una differenza fondamentale: il clima

Qui la mattina uno strato di brina copre le foglie, il sole scalda un po’ meno e il terreno sassoso porta all’uva sentori più decisi.

Salire più in alto

Di tanto in tanto è necessario rovesciare la prospettiva, guardare dall’altro lato del cannocchiale, uscire dalla zona di comfort. E in effetti qui in via Cor, si è proprio dall’altra parte della DOCG del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, sull’altra dorsale. Ma con una differenza fondamentale: il clima.

I quattrocento metri sul livello del mare consentono alle viti di crescere a una temperatura inferiore rispetto alle tradizionali aree di produzione. Qui la mattina uno strato di brina copre le foglie, il sole scalda un po’ meno e il terreno sassoso porta all’uva sentori più decisi.

La tenuta di Cor
La tenuta di Cor

I vigneti di Ogliano

Dolci pendii che regalano eccellenza

A Ogliano tra le colline della DOCG del Prosecco Conegliano Valdobbiadene i nostri vigneti offrono uve incomparabili che lavorate da mani sapienti producono i nostri vini più prestigiosi.

I vigneti di Ogliano
I vigneti di Ogliano